Sequenza di Sturm

Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento matematica non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Si definisce sequenza di Sturm su un intervallo ( a , b ) {\displaystyle (a,b)} , dove a {\displaystyle a} e/o b {\displaystyle b} possono essere infiniti, una sequenza di polinomi

f 1 ( x ) , f 2 ( x ) . . . f n ( x ) {\displaystyle f_{1}(x),f_{2}(x)...f_{n}(x)}

tale che

  • f n ( x ) {\displaystyle f_{n}(x)} non si annulla mai su ( a , b ) {\displaystyle (a,b)}
  • Per ogni zero di f k ( x ) {\displaystyle f_{k}(x)} con k = 2 , 3... n 1 {\displaystyle k=2,3...n-1} si ha f k 1 ( x ) f k + 1 ( x ) < 0 {\displaystyle f_{k-1}(x)f_{k+1}(x)<0}

Il nome deriva dal matematico Jacques Charles François Sturm.

Teorema

Per a < x < b {\displaystyle a<x<b} definiamo la funzione V ( x ) {\displaystyle V(x)} come il numero di volte che i termini della sequenza f 1 ( x ) , f 2 ( x ) , . . . , f n ( x ) {\displaystyle f_{1}(x),f_{2}(x),...,f_{n}(x)} cambiano segno, ignorando gli zeri. Se a {\displaystyle a} è finita allora definiamo V ( a ) {\displaystyle V(a)} come V ( a + ε ) {\displaystyle V(a+\varepsilon )} dove ε {\displaystyle \varepsilon } è tale che f i ( x ) 0 {\displaystyle f_{i}(x)\neq 0} per i = 1 , 2... n {\displaystyle i=1,2...n} e per ogni x ( a , a + ε ) {\displaystyle x\in (a,a+\varepsilon )} e definiamo analogamente V ( b ) {\displaystyle V(b)} . Se a = {\displaystyle a=-\infty } allora definiamo V ( a ) {\displaystyle V(a)} come il numero di volte che i termini della sequenza { lim x f i ( x ) } {\displaystyle \left\{\lim _{x\rightarrow -\infty }f_{i}(x)\right\}} cambiano segno, e analogamente definiamo V ( b ) {\displaystyle V(b)} .

È possibile esprimere il teorema:

Sia { f i ( x ) } i = 1 , 2... n {\displaystyle \left\{f_{i}(x)\right\}_{i=1,2...n}} una sequenza di Sturm sull'intervallo ( a , b ) {\displaystyle (a,b)} allora se né f 1 ( a ) {\displaystyle f_{1}(a)} e né f 1 ( b ) {\displaystyle f_{1}(b)} è uguale a zero,

I a b f 2 ( x ) f 1 ( x ) = V ( a ) V ( b ) {\displaystyle I_{a}^{b}{\frac {f_{2}(x)}{f_{1}(x)}}=V(a)-V(b)}

dove si è usato l'indice di Cauchy.

Dimostrazione

Consideriamo x {\displaystyle x} spostarsi sull'asse dei reali, il valore di V ( x ) {\displaystyle V(x)} non cambia quando x {\displaystyle x} attraversa uno zero di f k ( x ) {\displaystyle f_{k}(x)} con k = 2 , 3... n {\displaystyle k=2,3...n} a causa della seconda proprietà delle sequenze di Sturm, quindi V ( x ) {\displaystyle V(x)} cambia solo quando x {\displaystyle x} attraversa uno zero di f 1 ( x ) {\displaystyle f_{1}(x)} . Se x 0 {\displaystyle x_{0}} è uno zero di f 1 ( x ) {\displaystyle f_{1}(x)} allora non è uno zero di f 2 ( x ) {\displaystyle f_{2}(x)} sempre a causa della seconda proprietà, per cui f 2 ( x ) {\displaystyle f_{2}(x)} ha lo stesso segno sia alla destra di x 0 {\displaystyle x_{0}} che alla sinistra.

Se x 0 {\displaystyle x_{0}} ha molteplicità pari allora f 1 ( x ) {\displaystyle f_{1}(x)} non cambia di segno quando x {\displaystyle x} attraversa x 0 {\displaystyle x_{0}} e di conseguenza V ( x ) {\displaystyle V(x)} non cambia, invece se x 0 {\displaystyle x_{0}} ha molteplicità dispari allora V ( x ) {\displaystyle V(x)} aumenta di 1 se f 1 ( x ) {\displaystyle f_{1}(x)} e f 2 ( x ) {\displaystyle f_{2}(x)} hanno lo stesso segno alla sinistra di x 0 {\displaystyle x_{0}} , viceversa V ( x ) {\displaystyle V(x)} diminuisce di 1 se f 1 ( x ) {\displaystyle f_{1}(x)} e f 2 ( x ) {\displaystyle f_{2}(x)} hanno segno opposto alla sinistra di x 0 {\displaystyle x_{0}} . In modo corrispondente per gli zeri con moltiplicità dispari l'indice di Cauchy riceve un contributo -1 se f 1 ( x ) {\displaystyle f_{1}(x)} e f 2 ( x ) {\displaystyle f_{2}(x)} hanno lo stesso segno alla sinistra di x 0 {\displaystyle x_{0}} , o un contributo +1 se f 1 ( x ) {\displaystyle f_{1}(x)} e f 2 ( x ) {\displaystyle f_{2}(x)} hanno segno opposto alla sinistra di x 0 {\displaystyle x_{0}} .

  Portale Matematica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di matematica