Sakichi Satō

Sakichi Satō (佐藤佐吉?, Satō Sakichi; Ōsaka, 13 maggio 1964) è un regista, sceneggiatore e attore giapponese.

Carriera

Debuttò come sceneggiatore nel 1999, scrivendo il film drammatico Across a Gold Prairie. Nel 2001 scrisse la sceneggiatura di Ichi the Killer, diretto da Takashi Miike, tratto dall'omonimo manga di Hideo Yamamoto. Satō scrisse anche i prequel del cult movie di Miike, l'anime Koroshiya 1: The Animation Episode 0, diretto da Shinji Ishidaira, e il film 1-Ichi, diretto da Masato Tanno.

Nel 2003 tornò a collaborare con Takashi Miike, scrivendo Gozu, film inizialmente realizzato per il V-Cinema, che dopo il successo di critica ottenuto al Festival di Cannes uscì nelle sale cinematografiche[1] e valse a Satō il Corvo d'argento per la sceneggiatura al Festival internazionale del cinema fantastico di Bruxelles 2004.[2]

Il 2003 fu anche l'anno dell'esordio nella regia cinematografica, con Gojudō deka, film realizzato per il V-Cinema, che fu seguito da altri due lungometraggi, la commedia-horror Tokyo Zombi e la commedia Heibon ponchi

In veste di attore, il suo ruolo più noto in Occidente è quello di Charlie Brown, il proprietario del locale teatro della sfida tra la Sposa e gli 88 folli, interpretato in Kill Bill: Volume 1, diretto da Quentin Tarantino nel 2003.

Filmografia

Regista

  • Gojudō deka (2003)
  • Tokyo Zombi (Tōkyō zonbi) (2005)
  • Heibon ponchi (2008)

Sceneggiatore

  • Across a Gold Prairie (Kinpatsu no sougen) di Isshin Inudou (1999)
  • Ichi the Killer (Koroshiya 1) di Takashi Miike (2001)
  • Koroshiya 1: The Animation Episode 0 di Shinji Ishidaira (2002)
  • 1-Ichi di Masato Tanno (2003)
  • Gozu (Gokudō kyōfu dai-gekijō: Gozu) di Takashi Miike (2003)
  • Revolver - Aoi haru di Takeshi Watanabe (2003)
  • Gojudō deka (2003)
  • Fateful (Unmei ningen) di Yōichi Nishiyama (2004)
  • Tokyo Zombi (Tōkyō zonbi) (2005)
  • Heibon ponchi (2008)

Attore

Note

  1. ^ Autori vari, Dossier Nocturno n.38. Il fantasma della libertà. Il cinema estremo di Takashi Miike, Milano, Nocturno, settembre 2005.
  2. ^ Awards for Sakichi Satō, su imdb.com. URL consultato il 19 giugno 2009.

Collegamenti esterni

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