Reattore nucleare ISPRA-1

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Il sito del reattore ISPRA-1 (centro) e del reattore ESSOR (destra)

Il reattore nucleare ISPRA-1 è stato il primo reattore nucleare di ricerca italiano, funzionante ad acqua pesante, attivo dal 1959 al 1973. Realizzato ad Ispra dal CNRN tra il 1957 e 1958 con una potenza di 5 Megawatt nei pressi del lago Maggiore, questo reattore riprende il primo della serie Chicago Pile, il CP-5. Inaugurato il 13 aprile 1959 alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi,[1] con la nascita della Comunità europea dell'energia atomica, il sito venne ceduto al CEEA, con una concessione di 90 anni, a partire dal 1º marzo 1961 mentre il reattore, rimasto sotto il controllo del CNRN,[2] fu affidato alla gestione dell'EURATOM a partire dal 1º marzo 1963,[3][4] diventando così il più grande ed il più importante sito gestito dal Centro comune di ricerca, una direzione generale della Commissione Europea.[5]

Durante il funzionamento, il reattore è stato utilizzato per la formazione del personale, produzione di radionuclidi,[6] per studi e ricerche che riguardavano il nocciolo, nuovi materiali per la costruzione dei reattori commerciali, flussi neutronici e sulle loro interazioni con la materia vivente, mentre oggi il sito si trova in stato di conservazione in sicurezza in attesa dello smantellamento.[4]

Il 18 gennaio 2024 la società italiana SOGIN e il CCR hanno firmato un accordo, della durata di 5 anni, per organizzare lo smantellamento del sito,[7] che sarà poi completamente dismesso entro il 2040.[8]

Note

  1. ^ Pierluigi Gradari, Cinquanta anni di storia nucleare, su museoenergia.it. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  2. ^ Reattore Ispra 1 (1957 - 1973, Tipo CP-5, importato dagli USA) in fase di costruzione., su www.retrofutur.org. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  3. ^ Reattore-Ispra-1, su www.sogin.it. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  4. ^ a b Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Centro Comune di Ricerca (CCR) – Ispra (VA), su www.mase.gov.it. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  5. ^ Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, Inventario nazionale dei rifiuti radioattivi (PDF), n. 4, 2021.
  6. ^ Antonio Massariolo, Scorie a riposo. ISPRA-1, il primo reattore nucleare italiano, su Il Bo Live UniPD, Università di Padova, 18 luglio 2022. URL consultato il 16 dicembre 2023.
  7. ^ Alessandra Toni, Raggiunto l'accordo per smantellare il reattore nucleare di Ispra, su VareseNews, 18 gennaio 2024. URL consultato il 20 gennaio 2024.
  8. ^ Michele Mancino, Entro il 2040 il reattore nucleare del Jrc di Ispra sarà dismesso, su VareseNews, 29 aprile 2022. URL consultato il 20 gennaio 2024.

Voci correlate

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