Operatore bilineare

In matematica, un operatore bilineare è una generalizzazione della moltiplicazione che soddisfa la legge distributiva.

Definizione

Siano V {\displaystyle V} , W {\displaystyle W} e X {\displaystyle X} tre spazi vettoriali sullo stesso campo F {\displaystyle F} ; un operatore bilineare è una funzione:

B : V × W X {\displaystyle B:V\times W\rightarrow X}

tale che per ogni w W {\displaystyle w\in W} la mappa:

v B ( v , w ) {\displaystyle v\mapsto B(v,w)}

è un operatore lineare da V {\displaystyle V} a X {\displaystyle X} , e per ogni v V {\displaystyle v\in V} la mappa:

w B ( v , w ) {\displaystyle w\mapsto B(v,w)}

è un operatore lineare da W {\displaystyle W} a X {\displaystyle X} . In altre parole, se si tiene il primo argomento dell'operatore bilineare fisso, mentre si fa variare il secondo argomento, si ottiene un operatore lineare, e la stessa cosa vale se si tiene fisso il secondo argomento.

Se V = W {\displaystyle V=W} e si ha B ( v , w ) = B ( w , v ) {\displaystyle B(v,w)=B(w,v)} per ogni v , w V {\displaystyle v,w\in V} , allora B {\displaystyle B} è simmetrico.

Nel caso in cui X = F {\displaystyle X=F} , si ha una forma bilineare, e questo caso è particolarmente utile nello studio, per esempio, del prodotto scalare e delle forme quadratiche.

La definizione funziona senza altri cambiamenti se al posto di spazi vettoriali si usano moduli su un anello commutativo R {\displaystyle R} . È inoltre semplice generalizzare questo concetto a una funzione in n {\displaystyle n} variabili, e il termine appropriato è multilineare.

Nel caso di un anello non commutativo R {\displaystyle R} , un modulo destro M R {\displaystyle M_{R}} e un modulo sinistro R N {\displaystyle _{R}N} , possiamo definire un operatore bilineare B : M × N T {\displaystyle B:M\times N\rightarrow T} , ove T {\displaystyle T} è un gruppo abeliano, tale che per ogni n N {\displaystyle n\in N} , m B ( m , n ) {\displaystyle m\mapsto B(m,n)} , e per ogni m M {\displaystyle m\in M} , n B ( m , n ) {\displaystyle n\mapsto B(m,n)} sono omomorfismi di gruppi, e che inoltre soddisfa:

B ( m t , n ) = B ( m , t n ) {\displaystyle B(mt,n)=B(m,tn)}

per ogni m M , n N , t R {\displaystyle m\in M,n\in N,t\in R} .

Proprietà

Una prima immediata conseguenza della definizione è il fatto che B ( x , y ) = 0 {\displaystyle B(x,y)=\mathbf {0} } ogni volta che x = 0 {\displaystyle x=\mathbf {0} } o y = 0 {\displaystyle y=\mathbf {0} } . Ciò si prova scrivendo il vettore nullo 0 {\displaystyle \mathbf {0} } come 0 0 {\displaystyle 0\cdot \mathbf {0} } e spostando lo scalare 0 {\displaystyle 0} "al di fuori", davanti a B {\displaystyle B} , per linearità.

L'insieme L ( V , W ; X ) {\displaystyle L(V,W;X)} di tutte le mappe bilineari è un sottospazio lineare dello spazio (spazio vettoriale, modulo) di tutte le mappe da V × W {\displaystyle V\times W} in X {\displaystyle X} .

Se V , W , X {\displaystyle V,W,X} sono di dimensione finita, allora lo è anche L ( V , W ; X ) {\displaystyle L(V,W;X)} . Se X = F {\displaystyle X=F} , (per es. nel caso di una forma bilineare) la dimensione di questo spazio è dim V dim W {\displaystyle \dim V\cdot \dim W} (mentre lo spazio L ( V × W ; K ) {\displaystyle L(V\times W;K)} di forme lineari ha dimensione dim V + dim W {\displaystyle \dim V+\dim W} ). Per provarlo, si scelgano una base B {\displaystyle {\mathcal {B}}} per V {\displaystyle V} e una base C {\displaystyle {\mathcal {C}}} per W {\displaystyle W} ; a questo punto ogni mappa bilineare può essere univocamente rappresentata dalla matrice A {\displaystyle A} data da a i j = B ( b i , c j ) {\displaystyle a_{ij}=B(b_{i},c_{j})} , e viceversa (qui b i {\displaystyle b_{i}} e c j {\displaystyle c_{j}} denotano rispettivamente l' i {\displaystyle i} -esimo elemento della base B {\displaystyle {\mathcal {B}}} e il j {\displaystyle j} -esimo elemento della base C {\displaystyle {\mathcal {C}}} ).

Se X {\displaystyle X} è uno spazio di dimensione superiore, si ha banalmente dim L ( V , W ; X ) = dim V dim W dim X {\displaystyle \dim L(V,W;X)=\dim V\cdot \dim W\cdot \dim X} .

Esempi

  • La moltiplicazione di matrici è una mappa bilineare M ( m , n ) × M ( n , p ) M ( m , p ) {\displaystyle M(m,n)\times M(n,p)\rightarrow M(m,p)} .
  • Se in uno spazio vettoriale V {\displaystyle V} sul campo dei numeri reali R {\displaystyle \mathbb {R} } definito un prodotto scalare, allora il prodotto scalare è un operatore bilineare V × V R {\displaystyle V\times V\rightarrow \mathbb {R} } .
  • In generale, per uno spazio vettoriale V {\displaystyle V} su un campo F {\displaystyle F} , una forma bilineare su V {\displaystyle V} è equivalente a un operatore bilineare V × V F {\displaystyle V\times V\rightarrow F} .
  • Se V {\displaystyle V} è uno spazio vettoriale, V {\displaystyle V^{*}} è il suo spazio duale e v V , f V {\displaystyle v\in V,f\in V^{*}} , allora l'operatore di applicazioni b ( f , v ) = f ( v ) {\displaystyle b(f,v)=f(v)} è un operatore bilineare da V × W {\displaystyle V\times W} nel campo di base.
  • Siano V {\displaystyle V} e W {\displaystyle W} due spazi vettoriali sullo stesso campo F {\displaystyle F} . Se f {\displaystyle f} è un elemento di V {\displaystyle V^{*}} e g {\displaystyle g} è un elemento di W {\displaystyle W^{*}} , allora b ( v , w ) = f ( v ) g ( w ) {\displaystyle b(v,w)=f(v)g(w)} definisce un operatore bilineare V × W F {\displaystyle V\times W\rightarrow F} .
  • Il prodotto vettoriale in R 3 {\displaystyle \mathbb {R} ^{3}} è un operatore bilineare R 3 × R 3 R 3 {\displaystyle \mathbb {R} ^{3}\times \mathbb {R} ^{3}\rightarrow \mathbb {R} ^{3}} .
  • Siano B : V × W X {\displaystyle B:V\times W\rightarrow X} un operatore bilineare e L : U W {\displaystyle L:U\rightarrow W} un operatore lineare; allora ( v , u ) B ( v , L ( u ) ) {\displaystyle (v,u)\mapsto B(v,L(u))} è un operatore bilineare su V × U {\displaystyle V\times U} .
  • La mappa nulla, definita da B ( v , w ) = 0 {\displaystyle B(v,w)=\mathbf {0} } per ogni ( v , w ) V × W {\displaystyle (v,w)\in V\times W} è l'unica mappa da V × W {\displaystyle V\times W} in X {\displaystyle X} che sia nel contempo bilineare e lineare. Infatti, se ( v , w ) V × W {\displaystyle (v,w)\in V\times W} e B {\displaystyle B} è una mappa sia lineare che bilineare, allora B ( v , w ) = B ( v , 0 ) + B ( 0 , w ) {\displaystyle B(v,w)=B(v,\mathbf {0} )+B(\mathbf {0} ,w)} (per linearità rispetto alla somma di V × W {\displaystyle V\times W} ) e B ( v , 0 ) + B ( 0 , w ) = 0 + 0 = 0 {\displaystyle B(v,\mathbf {0} )+B(\mathbf {0} ,w)=\mathbf {0} +\mathbf {0} =\mathbf {0} } (per bilinearità).

Bibliografia

  • (EN) N. Bourbaki, Elements of mathematics. Algebra: Algebraic structures. Linear algebra , 1 , Addison-Wesley (1974) pp. Chapt.1;2
  • (EN) S. Lang, Algebra , Addison-Wesley (1974)

Voci correlate

Collegamenti esterni

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