Giovanni Corbeddu Salis

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Commento: narrazione forse un po' troppo epica, era un bandito di cui andrebbero referenziate l'ingiustizia delle accuse e l'asserita filantropia; i mediatori di quel genere, in Barbagia, tutto erano meno che stinchi di santi. Ed anche il rilascio dei francesi non era senza contropartite, prima fra tutte la tranquillità del banditare. Quindi meglio se lo facciamo dire alle fonti...

«Un nome balzò dai recessi della mia memoria, mi corse sul labbro. -Corbeddu? -Proprio lui- E il capitano mi porse il cartone. - Bel tipo, vero? E subito mi si affacciano alla mente le favolose avventure di questo Re della macchia; la sola figura rimasta fino a ieri simpatica, nella folla degli altri delinquenti volgari, per non so quale senso orgoglioso di cavalleria medioevale.»

(Giulio Bechi, Caccia grossa[1])

Giovanni Corbeddu Salis

Giovanni Corbeddu Salis (Oliena, 1844 – Orgosolo, 3 settembre 1898) è stato un criminale italiano. Fu uno dei protagonisti del Banditismo sardo di fine Ottocento.

Biografia

Soprannominato il Re della macchia o Re del bosco per l'autorità riconosciutagli dagli abitanti della zona, imperversò nel territorio della Barbagia dandosi alla latitanza nel 1880 dopo essere stato accusato (forse ingiustamente)[2][3] del furto di un capo di bestiame. Dopo una lunga serie di reati (tra gli altri l'assalto alla diligenza Nuoro-Macomer[4], nel 1887), si rifugiò in una grotta naturale nel carsismo del Supramonte di Oliena (grotta che oggi, per lui, è chiamata Grotta Corbeddu ed è visitabile).[5]

Il suo angusto ingresso era celato da una stalagmite rimovibile: il bandito la toglieva per passare e dopo essersi per metà infilato in un cunicolo quasi verticale lungo un paio di metri e largo meno di mezzo, la rimetteva al suo posto curando di farne combaciare le fratture. Chi lo avesse inseguito fin nella grotta non si sarebbe accorto e non avrebbe pensato ad un'operazione del genere. Nella grotta in seguito sono stati rinvenuti reperti che testimoniano presenza umana in Sardegna nel Paleolitico superiore.[6] In quel luogo, abbandonata ogni attività criminale, iniziò a svolgere il ruolo di pacificatore e arbitro nelle controversie: gli veniva attribuita una grande saggezza.

Divenne famoso per la rapina ai danni del Maggiore Michele Angelo Giorgio Spada, comandante dei Carabinieri a Sassari [2]. Nel 1894 collaborò con le autorità come mediatore per il rilascio di due commercianti di legname francesi, Louis Paty e Regis Proll, che erano stati sequestrati nel territorio tra Seulo e Aritzo. Rifiutò le ventimila lire che gli erano state promesse come ricompensa per il suo contributo.[7] In compenso però gli vennero dati dieci giorni di permesso e poté quindi rientrare ad Oliena e girare per il paese indisturbato.[7]

Nel 1898 fu accerchiato dai carabinieri sui monti di Orgosolo insieme ad un altro latitante, Antonio Congiu, ed a un pastorello di dodici anni. Mentre tentava di sfuggire all'accerchiamento venne colpito e ucciso dal tiratore scelto Aventino Moretti con una fucilata alla schiena. Insieme a lui venne ucciso il pastorello dodicenne mentre Congiu riuscì a scappare.[8] La latitanza di Corbeddu era durata ben diciotto anni.

Note

  1. ^ Caccia Grossa, p. 72.
  2. ^ a b Banditi sardi: Corbeddu Salis Giovanni, detto “il re del bosco”, su Contus Antigus – Leggende e Tradizioni di Sardegna, 11 Feb 2012. URL consultato il 9 Nov 2018.
  3. ^ Francesca Vacca, nel documentario Corbeddu di Louis Van Gasteren, 1975.
  4. ^ Giovanni Ricci, Sardegna criminale, 2007
  5. ^ Elio Aste, In una grotta il bandito Corbeddu processava le sue vittime, "La Nuova Sardegna", 15 aprile 1974.
  6. ^ Sardegna Cultura - Periodi storici - Prenuragico, su sardegnacultura.it. URL consultato il 20 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2015).
  7. ^ a b Giulio Bechi, Caccia grossa, 1900
  8. ^ Angelo De Murtas, La Nuova Sardegna, 100 Anni della Nostra Storia, 1991

Bibliografia

  • Giulio Bechi, Caccia Grossa, 1900.
  • Angelo De Murtas, La Nuova Sardegna 100 Anni della Nostra Storia, 1991.
  • Giovanni Ricci, Sardegna criminale, 2007.

Filmografia

  • Louis Van Gasteren, Corbeddu, 1975

Collegamenti esterni

  • Il bandito Giovanni Corbeddu Salis, in Personaggi illustri della storia del paese, Comune di Oliena.
  • Crispi chiese al bandito: aiutami a salvare l'ostaggio, su archiviostorico.corriere.it, archiviostorico.corriere.it, 16 luglio 1992 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
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