Giacomo di Belsito

Giacomo di Belsito, pseudonimo di Giacomo Caccavale (San Paolo Bel Sito, 1º dicembre 1885 – Milano, 1º dicembre 1939), è stato un giornalista, scrittore e traduttore italiano.

Biografia

Nacque in provincia di Napoli.[1] Giornalista, francesista e scrittore, di Belsito partecipò alla Marcia su Roma e fu tra i fondatori de Il Popolo d'Italia, giornale cui collaborò fino alla sua morte e di cui fu firma di spicco.[2] Per la rivista Ardita, mensile del Popolo d'Italia, scrisse per la rubrica Drammatica, rimpiazzando nel 1921 il vecchio curatore della sezione, Guido Stacchini.[3] Il suo debutto letterario avvenne nel 1921 con la raccolta di racconti La beffa dell'amore; nell'ambito della saggistica aveva già prodotto diversi scritti sulla letteratura francese e sulla prima guerra mondiale. Intensa fu la sua attività di traduttore, che lo vide dapprima occuparsi di scrittori cosiddetti minori per poi giungere a tradurre libri di Hugo, Maupassant, Stendhal, Verne e Dumas. Il suo funerale, tenutosi a Milano, fu presenziato da personalità di rilievo del regime fascista e lo stesso Mussolini omaggiò il suo collaboratore inviandogli personalmente una corona di fiori.[2]

Opere

Narrativa

  • La beffa dell'amore, Milano, Quintieri, 1921
  • Ricciolino, Sesto San Giovanni, Barion, 1927
  • Il trillo del diavolo, Milano, Barion, 1930
  • La figlia dell'esule: romanzo napoletano del 1820, Milano, Ravagnati, 1933
  • L'amore nel turbine, Milano, Minerva, 1935
  • Il castello di sabbia, Milano, Sonzogno, 1938

Saggi

  • Carlo Baudelaire: vita aneddotica, Milano, Quintieri, 1914
  • La rivoluzione francese: memorie di un istitutore, Milano, Quintieri, 1914
  • Per conoscere Balzac, Milano, Quintieri, 1915
  • Gli scrittori della Francia d'oggi, Milano, Quintieri, 1917
  • La strenna dei profughi: gennaio 1918, Milano, Mercurio, 1918
  • Alessandro e Carlo Poerio, Milano, Zucchi, 1937

Traduzioni

  • Gyp, Il matrimonio di chiffon, Milano, Varietas, 1914
  • Jean Richepin, Buona gente, Milano, Casa Editrice Italia, 1920
  • Alphonse Daudet, Mogli d'artisti, Milano, Caddeo, 1922
  • Paul Bourget, Il paravento, Milano, Barion, 1924
  • Paul Bourget, Uno scrupolo, Milano, Barion, 1924
  • Paul Hervieu, L'armatura, Milano, Sonzogno, 1925
  • Gyp, La felicità di Ginetta, Milano, Barion, 1925
  • Alphonse Daudet, Tartarino di Tarascona, Milano, Barion, 1926
  • Prosper Mérimée, Carmen, Sesto San Giovanni, Barion, 1927
  • Gyp, L'innamorato di Lina, Sesto San Giovanni, Barion, 1927
  • Prosper Mérimée, Colomba, Sesto San Giovanni, Barion, 1928
  • Victor Hugo, I lavoratori del mare, Sesto San Giovanni, Barion, 1928
  • Guy de Maupassant, Yvette, Sesto San Giovanni, Barion, 1928
  • Stendhal, Il rosso e il nero, Sesto San Giovanni, Barion, 1930
  • Alexandre Dumas padre, Vent'anni dopo, Sesto San Giovanni, Barion, 1933
  • Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni, Sesto San Giovanni, Barion, 1934
  • Guy de Maupassant, Pietro e Giovanni, Milano, Treves, 1935
  • Pierre Loti, Pescatore d'Islanda, Milano, Aurora, 1937
  • Joseph Jacquin; Aristide Fabre, I piccoli naufraghi del "Titanic", Sesto San Giovanni, Barion, 1938
  • Jules Verne, Un inverno tra i ghiacci, Sesto San Giovanni, Barion, 1938

Note

  1. ^ Marianna Diluincis, Romanzi racconti poesie drammi nelle edizioni del Corriere della sera 1876-1918, Pirani, 2003, p. 23.
  2. ^ a b I solenni funerali di Giacomo di Belsito, La Stampa, 4 dicembre 1939, p. 3.
  3. ^ Un libro è per sempre. Il facsimile del Libro d'Ore Durazzo e i doni dei Genovesi alla Biblioteca Berio, Biblioteca Berio, 2008.

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