Giacomo Amato (Palermo, 14 maggio 1643 – Palermo, 26 dicembre 1732) è stato un architetto italiano.
Indice
1Biografia
2Opere
2.1Modelli e disegni
3Note
4Bibliografia
5Voci correlate
6Altri progetti
7Collegamenti esterni
Biografia
Appartenente all'ordine dei Crociferi, Amato si formò giovanissimo a Roma con Carlo Rainaldi. A Roma collaborò anche alla costruzione della Chiesa della Maddalena. Tornato in patria, importò, nella chiese palermitane di Santa Maria della Pietà e Santa Teresa alla Kalsa gli insegnamenti del maestro e quelli derivati dallo studio delle opere di Carlo Fontana.
La facciata di Santa Teresa è particolarmente significativa in tal senso: due ordini scanditi da elementi verticali (paraste, semicolonne, colonne libere) la cui plasticità aumenta progressivamente in corrispondenza dell'asse centrale, una grande finestra al centro del secondo ordine, un tondo con un bassorilievo, circondato da putti, sopra il portale (elemento ripreso da San Marcello al Corso).
Da ricordare, tra i suoi progetti per chiese e oratori, alcuni lavori in collaborazione con Giacomo Serpotta e la sua numerosa famiglia di stuccatori, come l'Oratorio di San Lorenzo e l'Oratorio del Rosario di San Domenico.
Opere
Santa Maria della Pietà 1689 - 1708 circa, Chiesa di Santa Maria della Pietà.
1686 - 1689, Chiesa di San Mattia del Noviziato dei Crociferi.
Progetti e bozzetti per la realizzazione delle strutture/decorazioni in marmo policromo nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria e nella chiesa dell'Immacolata Concezione.
Modelli e disegni
1687, Prospetto del fronte a mare della chiesa di San Mattia e noviziato dei Padri Crociferi, penna e inchiostro bruno su tracce di matita nera, acquerellature in toni di grigio, fori di compasso, opera custodita nella Galleria regionale della Sicilia di «Palazzo Abatellis» di Palermo.
1687, Apparato per il Santissimo Sacramento nell'oratorio delle Anime Derelitte nel chiostro di San Domenico realizzato in collaborazione con Antonio Grano, penna e inchiostro bruno, acquerellature colorate su tracce di matita nera, fori di compasso, opera custodita nella Galleria regionale della Sicilia di «Palazzo Abatellis» di Palermo.
^Giacomo Amato, su comune.palermo.it. URL consultato il 9 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
Bibliografia
S. de Cavi,Giacomo Amato, Pietro Aquila e Antonino Grano: Collaborazione grafica in uno studio/bottega del Barocco Siciliano in Giacomo Amato (1643-1732): I disegni di Palazzo Abatellis. Architettura, arredi e decorazione nella Sicilia Barocca, ed. Sabina de Cavi (Rome, De Luca Editori d’Arte, 2017), pp. 504-532 (ISBN 978-88-6557-338-9)
S. de Cavi, Giacomo Amato (1643-1732): I disegni di Palazzo Abatellis. Architettura, arredi e decorazione nella Sicilia Barocca, ed. Sabina de Cavi (Rome, De Luca Editori d’Arte, 2017) (ISBN 978-88-6557-338-9)
S. de Cavi, Giacomo Serpotta, Giacomo Amato e il peso dell’effimero: Napoli, Roma e Palermo tra Sei e Settecento, in Serpotta e il suo tempo, exh. cat. [Palermo, june 23-october 1, 2017], ed. Vincenzo Abbate, Cinisello Balsamo (Milan), Silvana Editoriale, 2017, pp. 86-99 (ISBN 978-88-366-3724-9)
S. de Cavi, Berninismi a Palermo: una macchina delle Quarantore di Giacomo Amato e Antonino Grano per il viceré Duca di Uceda (1694-1696), in Iconologie: Studi in onore di Claudia Cieri Via. Saggi di Storia dell’Arte (Rome, Campisano, 2016), pp. 277-286, figs. 88-94 (ISBN 978-88-98229-84-0) pp. 277-286, figs. 88-94 (ISBN 978-88-98229-84-0)
S. de Cavi, Corpus Christi in Spanish Palermo: Two Baroque Apparati by Giacomo Amato for the Duke of Uceda (Viceroy of Sicily, 1687-1696), in Festival Culture in the World of the Spanish Habsburgs, eds. Fernando Checa Cremades, Laura Fernández-González (Farnham, Ashgate Publishing, 2015) cap. 10, pp. 219-240 (ISBN 978-1-4094-3561-7)
L. Biagi. G. Amato e la sua posizione nell'architettura palermitana in L'Arte, 1939
M. S. Tusa. I disegni romani di Giacomo Amato, in Il disegno d'architettura, 1, 1990, pp. 43–44.
M. S. Tusa. Architettura barocca a Palermo. Prospetti chiesastici di Giacomo Amato architetto. Siracusa, Arnaldo Lombardi editore, 1992.