George Segal

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George Segal

George Segal Jr. (Great Neck, 13 febbraio 1934 – Santa Rosa, 23 marzo 2021) è stato un attore e musicista statunitense.

Biografia

Nato a Great Neck, Long Island, New York, da Fannie e George Segal Sr., venne educato alla George School di Newton in Pennsylvania, e nel 1955 si iscrisse alla Columbia University, diplomandosi come attore e musicista. Sia i nonni paterni che materni erano ebrei russi immigrati fra la fine del 1800 e inizi del 1900.

Messo sotto contratto dalla Columbia Pictures, debuttò nel 1961 con il film Giorni senza fine di Phil Karlson, cui seguirono ruoli da comprimario in grandi produzioni come Il giorno più lungo (1962) e La nave dei folli (1965) di Stanley Kramer. Fece il suo esordio da protagonista con il film Qualcuno da odiare (1965) di Bryan Forbes, mentre l'anno successivo venne dato in prestito alla Warner Bros. per il film Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols, per cui ottenne una candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista, l'unica della sua carriera. In seguito recitò in film di vario genere, tra cui Né onore né gloria (1966) di Mark Robson, Quiller Memorandum (1966) di Michael Anderson, Non si maltrattano così le signore (1968) di Jack Smight e Il ponte di Remagen (1969) di John Guillermin.

George Segal nel 2018

Interprete poliedrico, George Segal tuttavia consolidò lo status da attore di prima fascia nei primi anni settanta, legando il suo volto a pellicole di buon successo critico e commerciale, passando dalla leggerezza di commedie romantiche come Il gufo e la gattina (1970) di Herbert Ross, in coppia con Barbra Streisand, o Un tocco di classe (1973) di Melvin Frank, con Glenda Jackson, film per cui vinse un Golden Globe, a sardoniche dark comedy come California Poker di Robert Altman (1974) e Senza un filo di classe (1970) di Carl Reiner, fino a commedie d'azione come La pietra che scotta (1972) di Peter Yates, dove duettò con Robert Redford. Tra i suoi film di quegli anni si segnalano anche Loving - Gioco crudele (1970) di Irvin Kershner, Il mio uomo è una canaglia (1971) di Ivan Passer e L'uomo terminale (1974) di Mike Hodges.

Dopo il successo di Non rubare... se non è strettamente necessario (1977) di Ted Kotcheff, al fianco di Jane Fonda, e i discreti esiti di Rollercoaster - Il grande brivido (1977) di James Goldstone, Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d'Europa (1978) di Ted Kotcheff e Marito in prova (1979) di Melvin Frank, la stella di Segal parve declinare e iniziò per l'attore un periodo di insuccessi commerciali. A questo si aggiunsero alcune scelte sbagliate, a partire dal rifiuto del ruolo da protagonista in 10 (1979) di Blake Edwards, che invece lanciò la carriera hollywoodiana di Dudley Moore. A partire dai primi anni ottanta Segal lavorò per la televisione, dove peraltro andò incontro a due flop con le serie Take Five e Murphy's Law, entrambe prematuramente interrotte.

A partire dal 1989, con Senti chi parla di Amy Heckerling, Segal ritornò a recitare al cinema con una certa frequenza, ma solo in ruoli da comprimario, come in L'amore ha due facce (1996) di Barbra Streisand, mentre ottenne maggiori soddisfazioni con due sitcom di successo, Just Shoot Me!, di cui interpretò sette stagioni tra il 1997 e il 2003 e che gli valse due candidature al Golden Globe, e Vi presento i miei (2011-2012). Dal 2013 al 2021 fece parte del cast della serie The Goldbergs, interpretando il nonno Albert Solomon.

È morto il 23 marzo di quello stesso anno, all'età di 87 anni, per complicazioni insorte a seguito di un intervento chirurgico di bypass. Dopo i funerali il corpo di Segal è stato cremato.

Vita privata

Nel 1956 sposò Marion Sobel, da cui ebbe due figlie, Elizabeth (1962) e Polly (1966). I due divorziarono nel 1983, quando Segal si innamorò di Linda Rogoff, conosciuta a uno stage. I due si sposarono nello stesso anno e rimasero insieme fino al 1996, anno della morte di Linda.

Nello stesso anno si risposò con Sonia Schultz Greenbaum, con cui rimase fino alla morte.

Filmografia

Cinema

Televisione

Riconoscimenti

Doppiatori italiani

Nelle versioni in italiano dei suoi film, George Segal è stato doppiato da:

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Collegamenti esterni

  • (EN) George Segal, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • (EN) George Segal, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) George Segal, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) George Segal, su MyAnimeList. Modifica su Wikidata
  • George Segal, su MYmovies.it, Mo-Net Srl. Modifica su Wikidata
  • (EN) George Segal, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) George Segal, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) George Segal, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012). Modifica su Wikidata
  • (EN) George Segal, su Internet Broadway Database, The Broadway League. Modifica su Wikidata
  • (DEEN) George Segal, su filmportal.de. Modifica su Wikidata
  • (EN) George Segal, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 117665188 · ISNI (EN) 0000 0001 2148 7506 · SBN RT1V009280 · LCCN (EN) n86145238 · GND (DE) 133066592 · BNE (ES) XX1318027 (data) · BNF (FR) cb138996281 (data) · J9U (ENHE) 987007316563805171 · CONOR.SI (SL) 46467939
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