Fluido newtoniano

In meccanica dei fluidi un fluido newtoniano (dal nome del fisico Isaac Newton) è un fluido che ha come legge costitutiva la legge di Stokes di indipendenza della viscosità dalla posizione:

τ = μ u {\displaystyle \tau =\mu \nabla u}

Sono i fluidi viscosi con il modello matematico più semplice: sono più complessi soltanto del fluido inviscido (ideale).

Presentano infatti un legame di proporzionalità diretta tra lo sforzo deviatorico e la velocità di flusso[1]; la costante di proporzionalità si chiama "viscosità".

Esperienza

Newton studiò questo caso. Suppose di intrappolare un fluido tra due piani e di muovere uno di essi; pensò poi di misurare la forza che doveva esercitare per mantenere il piano in moto uniforme, e vide che era costante:

F S = μ Δ v Δ h {\displaystyle {\frac {F}{S}}=\mu {\Delta v \over \Delta h}}

dove:

  • F {\displaystyle F} : forza che viene applicata ai piani di misurazione
  • S {\displaystyle S} : superficie dei due piani
  • μ {\displaystyle \mu } : viscosità dinamica del materiale che scorre
  • Δ v {\displaystyle \Delta v} : differenza di velocità tra i due piani
  • Δ h {\displaystyle \Delta h} : distanza tra i due piani

Per un fluido newtoniano, la viscosità dipende dalla temperatura e dalla pressione (e dalla composizione chimica del fluido se esso non è una sostanza pura), e non dalla forza applicata.

Descrizione matematica

Rappresentazione degli sforzi tangenziali agenti su un fluido.

Una semplice equazione che descrive il comportamento di un fluido newtoniano è la seguente:

τ = μ d u d y {\displaystyle \tau =\mu {\frac {du}{dy}}}

dove:

  • τ {\displaystyle \tau } è lo "sforzo di deformazione" esercitato dal fluido e calcolato in Pascal [Pa];
  • μ {\displaystyle \mu } è la viscosità dinamica del fluido, in [Pa·s];
  • d u d y {\displaystyle {\frac {du}{dy}}} è il gradiente di velocità perpendicolare alla direzione della deformazione, in [s-1].

I fluidi newtoniani rappresentano la maggior parte dei fluidi che si incontrano nella vita di tutti i giorni (aria, acqua, olio...): essi continuano a scorrere nonostante venga applicata su di essi una qualsiasi forza. Non sono invece newtoniani vernici, sangue, dentifricio e in genere i fluidi polimerici.

Se il fluido è incomprimibile e ha una viscosità costante, l'equazione che governa lo "sforzo di taglio", in un sistema di coordinate cartesiane, è:

τ i j = μ ( v i x j + v j x i ) {\displaystyle \tau _{ij}=\mu \left({\frac {\partial v_{i}}{\partial x_{j}}}+{\frac {\partial v_{j}}{\partial x_{i}}}\right)}

mentre il tensore comovente di taglio P {\displaystyle \mathbb {P} } (scritto anche come σ {\displaystyle \mathbf {\sigma } } ) è pari a:

P i j = p δ i j + μ ( u i x j + u j x i ) {\displaystyle \mathbb {P} _{ij}=-p\delta _{ij}+\mu \left({\frac {\partial u_{i}}{\partial x_{j}}}+{\frac {\partial u_{j}}{\partial x_{i}}}\right)}

dove:

  • τ i j {\displaystyle \tau _{ij}} è lo sforzo sull'i-esima superficie del fluido nella direzione j-esima;
  • v i {\displaystyle v_{i}} è la velocità lungo l'i-esima direzione;
  • x j {\displaystyle x_{j}} è la coordinata della j-esima direzione.

Ogni fluido che non obbedisce a questa legge è detto "non newtoniano".[2]

Nelle applicazioni analitiche e numeriche della fluidodinamica, il fatto di lavorare con fluidi newtoniani (assolutamente comune, si pensi alle applicazioni aeronautiche che coinvolgono l'aria o quelle navali in cui è utilizzata l'acqua) permette di semplificare notevolmente le equazioni che descrivono il campo di moto di quel fluido (equazioni di Navier-Stokes) rendendole più velocemente risolvibili in termini numerici e, in alcuni casi, anche in termini analitici.

Note

  1. ^ (EN) IUPAC Gold Book, "Newtonian fluid"
  2. ^ (EN) Thermopedia, "Newtonian fluids"

Voci correlate

Collegamenti esterni

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