Criptococcosi

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Criptococcosi
Criptococcosi polmonare in un soggetto immunocompromesso
Specialitàinfettivologia
EziologiaCryptococcus neoformans e Cryptococcus gattii
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM117.5117.5
ICD-10B4545.
MeSHD003453
MedlinePlus001328
eMedicine215354
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La criptococcosi è una micosi polmonare provocata da Cryptococcus neoformans. In persone immunocompententi il contatto con il fungo non è causa di malattia e decorre in maniera asintomatica. La criptococcosi è considerata una delle malattie che occorrono con molta frequenza in pazienti immunocompromessi come pazienti con HIV oppure sottomessi a trattamenti immunosoppressori.

Eziologia

L'agente patogeno è un fungo denominato Cryptococcus neoformans presente in terreni contaminati da escrementi di uccelli, in particolare di piccioni. L'infezione avviene tramite inalazione o contatto con le spore potendo questo causare patologia polmonare, meningea o infettare ferite esposte. Tale fungo si riproduce nel corpo per gemmazione e non si trasmette da un soggetto affetto ad uno sano.

Fattori di rischio sono la presenza di malattie come l'AIDS (il cryptococcus neoformans è il fungo più pericoloso per tali persone), presenza di neoplasie o linfomi e il trattamento con corticosteroidi o altri immunosoppressori.

Clinica

I sintomi presentano polmonite, dolore addominale, tosse, cefalea, febbre leggera, nausea, demenza, offuscamento della vista e confusione. Nella persona immunodepressa i sintomi sono molto più gravi e coinvolgono tutto il corpo. Le complicanze possono arrivare alla perdita del visus, a deficit motori e all'idrocefalo.

Trattamento

Il trattamento prevede somministrazione di amfotericina B, dapprima in dose leggere e se non vi è risposta in dosi più pesanti e nei casi più gravi in combinazione con flucitosina o fluconazolo. Per le persone affette da AIDS dopo la cura si deve essere attenti a recidive e quindi si somministra a lungo termine l'itraconazolo o il fluconazolo.

Prognosi

Ottima per gli individui non immunodepressi, dove è prevista la guarigione spontanea in una settimana circa. La letalità si attesta intorno al 40-50% dei casi.

Bibliografia

  • Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
  • Harrison, Principi di Medicina Interna (il manuale - 16ª edizione), New York - Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-2459-3.
  • Giovanni Bonsignore, Bellia Vincenzo, Malattie dell’apparato respiratorio terza edizione, Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-2390-5.
  • Gaetano Filice, Malattie infettive, 2ª edizione, Milano, McGraw-Hill, 1998, ISBN 88-386-2362-7.

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