Complesso monumentale di Santa Maria la Nova

L'interno della chiesa di Santa Maria la Nova

Il complesso monumentale di Santa Maria la Nova è un complesso artistico-religioso di Napoli, situato nel centro storico, nei pressi di piazza Bovio: è composto da una chiesa, un ex convento ed un museo.

Storia e descrizione

L'intero complesso è stato costruito a partire dal 1279, anno in cui Carlo I d'Angiò dona un terreno poco fuori le mura della città all'ordine dei Frati Minori, i quali avevano dovuto lasciare la chiesa di Santa Maria ad Palatium, abbattuta per far posto al costruendo Maschio Angioino[1].

Il complesso è così composto:

  • La chiesa di Santa Maria la Nova è stata ricostruita quasi interamente tra il 1596 ed il 1599 su disegno di Giovanni Cola di Franco[2]: si presenta a navata unica con sette cappelle su ogni lato; tra le particolarità il soffitto in legno dorato, sotto il quale sono applicate quarantasei tavole dipinte da diversi artisti come Francesco Curia, Girolamo Imparato e Fabrizio Santafede[1], mentre sull'altare maggiore è posta la Madonna con Bambino, risalente al XIII secolo, dipinta su rame e già custodita all'interno della vecchia chiesa di Santa Maria ad Palatium[2]; altri artisti presenti, sia con opere pittoriche che con opere scultorie, sono: Dirk Hendricksz, Battistello Caracciolo, Agostino Beltrano, Ippolito Borghese e Giovanni da Nola[3]. Caratteristica inoltre la seconda cappella sul lato sinistro, chiamata cappellone di San Giacomo della Marca, a sua volta composta da una navata centrale e tre cappelle laterali: ospita le spoglie mortali di san Giacomo della Marca ed è decorata con lavori tra cui spiccano quelli di Luca Giordano, Massimo Stanzione e Giovanni Battista Benaschi[4].
  • Il convento di Santa Maria la Nova è stato attivo fino alla fine del XIX secolo: questo si compone di due chiostri, di cui quello minore dipinto con un ciclo di affreschi con Scene della vita di san Giacomo della Marca, opera attribuita a Andrea De Lione[5], e costellato di numerose lapidi sepolcrali[2], mentre quello maggiore, ceduto agli uffici della provincia, ha perso gli affreschi che l'adornavano, raffiguranti Scene della vita di San Francesco di Luigi Rodriguez[6]. Fanno parte del convento anche la sagrestia e il refettorio[5]. Nei piani superiori del convento, nelle antiche celle dei monaci, è stato istituito il museo d'arte religiosa contemporanea: questo è stato inaugurato nel 2006 ed ospita opere di diversi artisti contemporanei[7].

Note

  1. ^ a b Touring Club Italiano, p. 260.
  2. ^ a b c Santa Maria la Nova - Fondazione e trasformazioni del complesso conventuale (PDF), su Fedoa.unina.it, Andrea Di Siena. URL consultato il 13 febbraio 2015.
  3. ^ Touring Club Italiano, pp. 260-261.
  4. ^ Touring Club Italiano, pp. 261-262.
  5. ^ a b Touring Club Italiano, p. 262.
  6. ^ I chiostri della chiesa di Santa Maria la Nova, su Napoligrafia.it. URL consultato il 13 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2015).
  7. ^ Il museo ARCA, su Santamarialanova.info. URL consultato il 13 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2020).

Bibliografia

  • Guida d'Italia - Napoli e dintorni, Milano, Touring Club Italiano, 2008, ISBN 978-88-365-3893-5.

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Collegamenti esterni

  • Complesso monumentale di Santa Maria la Nova - Sito ufficiale, su santamarialanova.info. URL consultato il 13 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2020).
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