Basilica di San Camillo de Lellis

Basilica di San Camillo de Lellis
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Indirizzovia Sallustiana, 24 - Roma
Coordinate41°54′25.27″N 12°29′39.66″E41°54′25.27″N, 12°29′39.66″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareCamillo de Lellis
Ordinechierici regolari Ministri degli Infermi
Diocesi Roma
Consacrazione1910
ArchitettoTullio Passarelli
Stile architettoniconeoromanico
Inizio costruzione1906
Completamento1910
Sito webparrocchiasancamillo.net
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La basilica di San Camillo de Lellis è un luogo di culto cattolico di Roma, situato all'incrocio tra via Sallustiana e via Piemonte, nel rione Sallustiano; è sede dell'omonima parrocchia, affidata ai chierici regolari Ministri degli Infermi.[1]

Storia

La chiesa venne costruita per volere di papa Pio X su disegno dell'architetto Tullio Passarelli. La costruzione iniziò nel 1906, e la prima pietra venne posata dal cardinale Antonio Agliardi.[2] Consacrata chiesa ed eretta parrocchia nel 1910[3], venne affidata ai chierici regolari Ministri degli Infermi, l'ordine fondato da Camillo de Lellis. Nel 1965, papa Paolo VI elevò la chiesa alla dignità di basilica minore[4] e contestualmente creò il titolo cardinalizio di San Camillo de Lellis agli Orti Sallustiani.[5]

Descrizione

Interno

La basilica è in stile neoromanico con influenze gotiche, con all'esterno paramento murario all'esterno in mattoni rossi (con elementi decorativi in pietra) e all'interno integralmente in blocchi di travertino. La pianta è a croce latina, con transetto non sporgente rispetto alle navate laterali.[6]

La facciata è a salienti e si presenta a due ordini separati orizzontalmente da un loggiato costituito da archi a tutto sesto poggianti su colonnine, ed è caratterizzata da contrafforti aggettanti. Al termine della larga scalinata d'accesso si aprono tre portali d'ingresso, ciascuno adornato da una lunetta con bassorilievo: il centrale rappresenta Cristo presenta san Camillo agli ammalati, quelli ai lati Cristo tra i fanciulli e Il perdono dell'adultera; nella parte superiore del prospetto principale si apre un ampio rosone circolare.[7] Al di sopra del portale laterale del fianco sinistro, lungo via Sallustiana, vi è un bassorilievo con Gesù Buon Pastore, datato 1907.[8] A lato dell'abside si eleva la torre campanaria a pianta quadrangolare, terminante con un'alta cuspide piramidale, la cui cella si apre verso l'esterno con una trifora su ciascun lato; alla sommità, raggiunge i 30 metri di altezza.[9]

All'interno, l'aula si compone di tre navate divise da archi a tutto sesto poggianti su pilastri dai capitelli scolpiti, e coperte con volta a crociera. Oltre il transetto, la navata maggiore termina con un'abside semicircolare, nella quale si aprono cinque vetrate su cui sono raffigurati Cristo e i quattro evangelisti; al di sopra dell'altare maggiore, in una nicchia, è posta la statua di San Camillo, opera di Alberto Galli del 1911. Dello stesso scultore è il bassorilievo nella lunetta della porta che conduce alla sacrestia, che raffigura Pio X che osserva il modello della chiesa.[8] Ai lati dell'abside centrale ve ne sono due di dimensioni minori adibite a cappelle laterali.[9]

Sulla cantoria lignea in controfacciata si trova l'organo a canne, costruito nel 1910-11 da Carlo Vegezzi-Bossi (opus 1314) su progetto di Filippo Capocci e donato da Margherita di Savoia.[10] Lo strumento è a trasmissione elettronica (installata nel 1999 in luogo di quella pneumatica originaria) e dispone di 29 registri su due manuali e pedale.[11] La mostra è composta da canne di principale disposte in due ali digradanti verso il centro senza soluzione di continuità, entro tre campi delimitati da alte lesene; la cassa è limitata al basamento, in stile con la chiesa, che presenta una teoria di Angeli musicanti entro arcate sorrette da colonnine.[12]

Note

  1. ^ Parrocchia San Camillo de Lellis, su vicariatusurbis.org. URL consultato il 4 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2018).
  2. ^ G. Fronzuto, p. 49.
  3. ^ Essa fu eretta parrocchia il 10 maggio 1910 dal cardinale vicario Pietro Respighi con il decreto Per costitutionem.
  4. ^ (EN) Basilica of S. Camillo de Lellis, su GCatholic.org. URL consultato il 4 aprile 2018.
  5. ^ (EN) San Camillo de Lellis (Cardinal Titular Church), su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 4 aprile 2018.
  6. ^ G. Barberini (a cura di), pp. 48, 50, 52.
  7. ^ M. Alemanno, p. 41.
  8. ^ a b G. Barberini (a cura di), p. 50.
  9. ^ a b (EN) San Camillo de Lellis, su romanchurches.wikia.com. URL consultato il 4 aprile 2018.
  10. ^ G. Battistelli et al., p. 66.
  11. ^ Graziano Fronzuto, Organi e corone: L'organo della regina Margherita, su organoacanne.altervista.org. URL consultato il 4 aprile 2018.
  12. ^ G. Fronzuto, p. 50.

Bibliografia

  • Giulia Barberini (a cura di), Rione XVII Sallustiano, collana Guide rionali di Roma, Roma, Fratelli Palombi, 1978, ISBN non esistente.
  • Giovanni Battistelli, Oscar Mischiati, Arnaldo Morelli e Claudio M. Strinati, Organi e cantorie nelle chiese di Roma, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1994, ISBN 88-240-3990-1.
  • Claudia Cerchiai, Rione XVII Sallustiano, in I rioni di Roma, vol. vol. III, Milano, Newton & Compton, 2000, pp. 1038-1063, ISBN non esistente.
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma, Roma, Newton & Compton Editori, 2004, p. 58, ISBN 978-88-541-1833-1.
  • Massimo Alemanno, Le chiese di Roma Moderna, vol. I, Roma, Armando, 2004, ISBN 978-88-8358-530-2.
  • Graziano Fronzuto, Organi di Roma. Guida pratica orientativa agli organi storici e moderni, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2007, pp. 49-51, ISBN 978-88-222-5674-4.

Voci correlate

  • San Camillo de Lellis agli Orti Sallustiani (titolo cardinalizio)

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Parrocchia San Camillo de Lellis, su parrocchiasancamillo.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
  • Alvaro de Alvariis, S. Camillo de Lellis, su flickr.com. URL consultato il 6 aprile 2018.
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